domenica, agosto 07, 2005

Fisiologia e psicologia della conoscenza

Le funzioni ed i processi fisiologici e psicologici nell'uomo, sono tra loro più simili di quanto si possa credere.
Si potrebbe dire che si sviluppano secondo le stesse leggi.

Parlando della funzione digestiva potremmo dire che essa ha come fine "l'assimilazione" di materiale esterno; dove per assimilazione si intende appunto: "render simile, far assomigliare ". Le sostanze ingerite, alla fine del processo sono trasformate in materiale utile al funzionamento del nostro organismo, quindi simili ad esso: carne, sangue etc......

Analogamente agiscono i processi conoscitivi; il materiale che deve soddisfare la nostra "fame" di sapere, cioè il mondo esterno, la realtà , in una parola "l'oggetto", per essere assorbito, cioè compreso, dev'essere reso a noi simile, cioè comprensibile.
Tale processo di assimilazione psichica si basa sulla presunta possibilità di ridurre gli innumerevoli aspetti esterni, sotto un unico comune denominatore. l'uomo.

Attraverso la "quantificazione", l'uomo sente gli oggetti più comprensibili, cioè più familiari.
Tale familiarità aumenta il senso di sicurezza che la strada finora percorsa è quella giusta.
Il bisogno di sicurezza è fondamentale, e quindi istintivo, sia nell'uomo che nell'animale, la ricerca della sicurezza, cioè della stabilità, rende l'uomo, in particolare quello "comune", più restio a rischiare e meno propenso a verificare le proprie presunte certezze.

Un estremo risultato di tale processo, è la concezione, difficilmente confutabile ormai, riguardante l'uguaglianza di tutti gli uomini.
Tale uguaglianza, predicata inizialmente quale uguaglianza di tutti gli uomini di fronte ai diritti e doveri civili, ha radici ben più profonde nella psiche umana. La più grande presunzione è infatti quella di credere possibile "conoscere un individuo"; per conoscere un uomo lo devo supporre simile a me, ma per supporlo simile a me dovrei conoscerlo.

Ogni uomo suppone in realtà ogni altro uomo simile a sè, secondo un atto arbitrario e quindi non giustificato.
Il desiderio di conoscere un altro individuo che ha come causa il bisogno di sicurezza,e come radice la presunta uguaglianza di tutti gli uomini,produce la formazione di tipi, modelli , ruoli entro cui gli individui si muovono, scorrono, vivono.

Nasce la MASCHERA.
La mascera è ciò che si vede, o meglio ciò che gli altri credono di vedere, poichè solo la maschera è comprensibile per colui che ne indossa un'altra.
La rappresentazione sociale ha così inizio nel più grande teatro del mondo.

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